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Appunti dalle lezioni Introduzione: nel periodo repubblicano giacobino si svilupparono forme di governo che vollero sperimentare un rapporto rigenerativo- morale tra governo e governati. La rigenerazione morale passa per il trionfo del collettivo sull’individuo, della maggioranza su ogni dissenso. Queste convinzioni sono all’origine della tirannia. I fatti. Una volta instaurata la repubblica (21 settembre 1792), che cosa decide l’Assemblea francese (Convenzione)? Giacobini e sanculotti si servirono del Tribunale rivoluzionario per la difesa della costituzione, un tribunale per reati politici, che giudicava i sospetti e che infliggeva una sola pena, la pena di morte. Questo tribunale era espressione del desiderio di giustizia immediata e facile (molto vicino alla vendetta) che serpeggiava tra i sanculotti parigini. Le procedure di questo tribunale erano quindi molto semplificate e le sentenze potevano essere sommarie. I diritti dell’imputato non erano considerati. Siamo molto lontani dall’habeas corpus. La costituzione democratica del 1793 (24 giugno) non entrò mai in vigore. Essa si basava sul riconoscimento dei diritti individuali, e la situazione di gravità eccezionale che attraversava la Francia, richiedeva un governo repressivo, non il riconoscimento dei diritti. Il giacobino Saint- Just affermò che la Costituzione avrebbe garantito gli attentati contro la libertà perché non aveva la violenza necessaria a reprimerli. Il potere doveva essere dittatoriale. Il Terrore (settembre 1793, luglio 1794). Se la rivoluzione è una rigenerazione dell’uomo, ha, in quest’aspetto di salvezza radicale, un carattere totale. Essa è la virtù, la verità, perché rigenera tutto l’uomo. Necessariamente chi si oppone al trionfo della virtù, non è un semplice avversario, ma un nemico e un perverso che deve essere distrutto. Il terrore è l’emanazione della virtù. Si veda il testo di Robespierre (nel libro a pag. 278) e la nota a piè di pagina che evidenzia come il ragionamento è basato su una serie di equazioni: democrazia= uguaglianza= virtù= amore della patria= prevalere dell’interesse pubblico= verità. La caduta dei girondini. Mentre nella Convenzione venivano approvate misure sempre più drastiche (condanne a morte contro i nemici del governo, commissioni speciali per il controllo della produzione del grano) fu creato il Comitato di salute pubblica, un nuovo organismo che si poneva al di sopra dei poteri costituzionali riconosciuti. Questo comitato si attribuì i pieni poteri (senza limitazione) controllando anche l’attività giudiziaria. La rivolta della Vandea. Nel marzo del 1793, e fino alla fine di quell’anno, i contadini della regione nord occidentale della Vandea si ribellarono al governo rivoluzionario perché rifiutavano la leva di massa (avrebbe impoverito di braccia l’agricoltura), si opponevano alla requisizione forzata dei cereali per l’approvvigionamento delle città e degli eserciti, erano avversi al calmiere dei prezzi del grano che li avrebbe impoveriti, erano delusi dalla distribuzione della terra ai contadini, e contrastavano il laicismo della rivoluzione, legati com’erano ai valori tradizionali delle civiltà contadine. Ma in Vandea non ci fu solo una rivolta spontanea. I contadini organizzarono un vero e proprio esercito controrivoluzionario, l’Armata cattolica e regia. Questa rivolta, repressa nel sangue (circa100.000 vittime) segnò la frattura tra la rivoluzione e le masse contadine. |
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